CHI SIAMO?

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Giorgia, quando le chiedono da dove viene, non sa mai cosa rispondere. Il suo interesse principale è la carta. La carta sfiancata dalle sottolineature, stanca ,spiegata, con orecchie e macchie di caffè. Leggere e scrivere. e poi pensare, concepire, produrre congetture mentali. Montare e smontare le immagini, segnarle nero su bianco. e ancora stupire. gli altri, ma soprattutto se stessa. Claudia ha scoperto la meraviglia di svegliarsi con un mazzetto di lavanda sulla finestra, la passione di sporcarsi le mani e sbucciarsi le nocche con la terra e le pietre, il sollievo di stare seduta su una balla di fieno in una notte tiepida con una spiga di grano in bocca.

mercoledì 9 settembre 2009

esercizi di stile_di vita

Sarebbe bello raggiungere una sicurezza e tenerla stretta come un podio da esporre al pubblico fra mani sudate e ginocchia ancora grondanti di sangue.

seduta sul bordo del letto, con indosso una camicia da notte in pizzo rosa antico:
-a colazione, mentre imburravo la fetta di pane e aggiungevo meticolosamente la marmellata, ho pensato che sarebbe il caso di ridare una verniciata al muro.
mentre spalmavo il burro quasi liquefatto sulla mollica, con la punta del coltello ancora sporca del grasso di pollo di ieri sera, ho notato un'armonia del bianco. allora ho pensato al nostro muro, che si potrebbe rimbiancare e scrivere qualcosa di nuovo.
che ne dici? è da tre anni che c'è quella macchia di umido nell'angolo. mi infastidisce, sai? mi dà un senso di sporco. mi fa venire il vomito mentre mangio, quell'alone lì. che ne dici, eh?
e poi si potrebbe comprare anche un paio di tende, di quelle che abbiamo visto all'ikea. quelle fiorate. anzi, secondo me potremmo anche metterle alla finestra della nostra camera. almeno, forse, riuscirò finalmente a dormire un pò di più al mattino, senza che la luce entri sparata dritta dritta sugli occhi.
che ne dici, eh?

lui finì di rasarsi la barba, ripulì con l'asciugamano di cotone verde le ultime tracce di schiuma bianca rimaste sulla guncia. spense l'interruttore vicino allo specchio del bagno, dirigendosi verso il letto.
si coprì con le lenzuola, ormai troppo sottili per la frescura settembrina che spifferava dalla finestra socchiusa. quando finalmente disse:

-non lo so. aspettiamo che io vada in ferie il prossimo anno.
in fondo quella macchia scura di umido non è che disturbi più di tanto.
aspettiamo ancora un pò, poi si vedrà. eh tesoro? che ne dici?

si accoccolò cercando di informare il materasso di sè. prese a pugni il cuscino al centro, così da creare una nicchia per la sua testa. si girò di spalle e fece l'ultimo delicato sbadiglio prima di addormentarsi.


Giorgia

3 commenti:

Melpomene ha detto...

Spero che questo dialogo sia meritevole di tale nome, eh G.?

G. ha detto...

Direi che ci siamo.. Caspita, impara in fretta la signorina.

Melpomene ha detto...

Mi pare non ci fossero dubbi in merito...
Solo pochi vedono la brillantezza di un diamante inizialmente grezzo.

chapeau.